PENULTIMO TESTIMONE SULL’ENTERPRISE, UN CERTO SIGNOR ROSSI :-)

Eccoci qui quasi alla fine del nostro viaggio. Giovanni Rossi di Schio ci è venuto a trovare con tre ricette di grande personalità e bontà. Cappello rosso, barba con ciuffi bianchi, sorriso e pronto ad ascoltare le nostre ricette di vita non ben riuscite. Grazie della tua compagnia e del tuo sapore. Ora viaggeremo ancora tra le galassie lontane e presto rientreremo nella zona d’ombra, ma siamo carichi dei vostri commenti e contatti, incontri e parole, per proseguire con animo un po’ più sereno.  Il nostro lungo viaggio spesso non è così gioviale come si potrebbe dedurre dalle foto di questi mesi, spesso è fatto di solitudine, abbandono, a volte è terribile l’inesorabile staticità del tempo, ma quando usciremo saremo più vecchi comunque. Tanti sono i problemi che dobbiamo affrontare, personali e collettivi. La società tutta deve affrontare periodi difficili, noi siamo pronti ad andare avanti, siamo abituati alla sofferenza. Non ci tireremo indietro una volta usciti fuori da questo percorso di cambiamento. Comunque non finisce qui 🙂 almeno non oggi, ci sentiamo ancora la prossima settimana, stiamo organizzando una mega cena per settembre dove chiunque potrà venirci a trovare per condividere un pasto e il sapore di questa vita estrema, ai confini della società. Grazie davvero a Giovanni grande persona e ormai amico, ti aspettiamo (tanto di qui non ce ne andremo presto…) per condividere ancora del cibo e delle storie di vita, un abbraccio l’equipaggio.

Carbonara di mare

Ingredienti per 4 persone:

350 g di spaghetti o linguine (ruvidi, trafilati a bronzo se possibile)

mezzo polipo o un piccolo polipo intero

16 gamberi con testa e carapace

16 cozze

1e 1/2 bicchieri di vino bianco + 1 turacciolo di sughero

1 bicchierino di Brandy

4 uova

150 g di Grana Padano giovane

1 spicchio d’aglio

olio extravergine di oliva

pepe nero in grani da macinare

sale

Procedimento:

Portate ad ebollizione abbondante acqua salata leggermente, aggiungete il vino bianco ed il turacciolo (secondo un’antica credenza di pescatori serve a mantenere la carne del polipo più morbida, io lo uso sempre, non si sa mai…)quindi cuocetevi il polipo per almeno 45’ od il tempo necessario a renderlo ben tenero, scolatelo molto bene e riducetelo in piccoli pezzi.

Nel frattempo pulite le cozze; fate soffriggere dolcemente lo spicchio d’aglio in camicia (con la sua pelle)schiacciato semplicemente in una padella con olio quindi eliminatelo e ponetevi le cozze cuocendole a fuoco vivo finchè non saranno aperte (2’ circa), sfumate con il vino bianco e spegnete il fuoco. Sgusciate le cozze, riducetele in piccoli pezzi e conservatele da parte assieme al fondo di cottura.

Private della testa e del carapace i gamberi, sminuzzateli e teneteli da parte. Fate scaldare bene dell’olio in un piccolo tegameponetevi le teste ed i carapaci e fateli dorare a lungo quindi spruzzateli con il brandy, fate sfumare, aggiungete acqua fino a coprirli e fate ridurre il liquido quasi della metà schiacciando bene le carcasse con un cucchiaio per farne fuoriuscire tutti i succhi, filtrate e tenete da parte.

In una padella capiente scaldate un poco d’olio e fatevi dorare i pezzetti di polipo e di gambero, unite le cozze ed i due fondi di cottura, regolate di sale, mescolate e spegnete il fuoco.

Nel frattempo avrete portato ad ebollizione abbondante acqua salata nella quale cuocerete la pasta, grattuggiato finemente il grana e separato i tuorli d’uovo dagli albumi (che conserverete per altre preparazioni) mescolandoli in una scodella sufficientemente grande per contenere la pasta.

Scolate quindi la pasta ben al dente, fatela saltare in padella per 1’ aggiungendo il grana grattuggiato e una generosa macinata di pepe nero, mescolate bene e versate il tutto nella ciotola con le uova fuori dal fuoco.

Mescolate bene facendo legare il sugo e servite.

CHAPATI ALLA CREMA DI ARACHIDI (ricetta dell’india)

“Nella vita perdere è più necessario che acquistare, bisogna vivere senza stancarsi, guardando avanti”

ingredienti:

250gr di farina integrale di frumento

100ml acqua

un po di farina per spolverare

un cucchiaio d’olio

ingredienti per crema di arachidi:

3 cucchiai di burro di arachidi

2 cucchiai di yogurt naturale

1 cucchiaio di arachidi tritate grossolanamente

2 cucchiai di salsa di soia

Preparate i chapatiimpastando la farina con l’acqua e l’olio formando un impasto elastico. Dividete in 8 palline, spianatele con un po di farina e ricavatene dischi sottili e tondi che cuocerete su entrambi i lati in una padella caldissima senza olio.

Nel frattempo mescolate il burro di arachidi con lo yogurt, le arachidi, la salsa di soia e insaporite con sale e pepe.

Spalmate la crema ottenuta sui chapati e servite!

DUE RICETTE INTERNAZIONALI PER ILIA DA PARTE DI SAID

MAROCCO. COUS COUS MAROCCHINO

ingredienti per 4 persone

250gr di cous cous

500gr carne di vitello tagliata a bocconcini

mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva

100gr di burro

300gr di cavolfiore

2 pomodori

1 peperone rosso

2 carote

1/2 litro di brodo vegetale

250gr di ceci

1 bustina zafferano

sale e pepe qb

In una casseruola scaldate l’olio e fate appassire la cipolla. Aggiungete la carne insieme allo zafferano e condite con sale e pepe. Continuate la cottura per 30 minuti aggiungendo le verdure e dell’acqua se necessario. Nel frattempo versate in una ciotola il cous-cous amalgamandolo con l’olio. Portate ad ebollizione in una pentola il brodo vegetale, versate il cous-cous mescolando delicatamente, spegnete il fuoco, coprite e fate riposare per 2 minuti, aggiungete il burro e cuocete a fuoco lento per 3 minuti rigirando il cous cous con una forchetta. Togliete dal fuoco. Coprite la pentola e lasciatela raffreddare per 8 minuti. Servite il cous cous in un piatto da portata mettendo al centro la carne.

SPAGNA. COSTOLETTE DI  MAIALE ALLA MADRILENA

ingredienti per 4 persone

4 costolette di maiale da circa 150gr

aglio

prezzemolo

cipolla

1 cucchiaio di paprika

5 cucchiai di olio

pepe macinato

sale qb

Realizzate un trito con l’aglio, il prezzemolo e la cipolla. Aggiungete la paprika, un poco di sale, il pepe, e mescolate bene con olio fino ad ottenere un composto piuttosto denso. Salate le costolette. Passatele nel composto e allineatele su una placca da forno precedentemente unta d’olio, quindi infornate fino a cottura ultimata.

PER LA FESTA DELLA MAMMA!!! IN RITARDO…

“Se la prima regola dell’amicizia è quella di coltivarla, la seconda è quella di essere indulgenti quando la prima è stata infranta”

LINGUINE DI GRANO SARACENO ALLA ZUCCA

ingredienti:

360gr di linguine integrali di grano saraceno

400gr di zucca

1 tazza 250ml di brodo vegetale

2 scalogni

1 spicchio d’aglio

1 ciuffo di basilico

2 cucchiani di curcuma

1 cucchiaino di zenzero in polvere

olió extra di oliva

sale marino integrale

Sbucciate e grattugiate la zucca, tritate gli scalogni con l’aglio e rosolarli in padella con l’olio e la curcuma. Unire la zucca, bagnare con il brodo, salare e fare cuocere a fuoco moderato per 15 minuti.

Mettere a lessare le linguine. Quando la zucca è cotta, unire il basilico tritato. Scolare le linguine al dente, saltare in padella con sugo di zucca, cospargere con zenzero e servire.

La ricetta della salute…..

ZITTI ARRIVA TIZIANA.

 

Dal diario di bordo dell’Enterprise, continua il viaggio tra i sapori. L’appuntamento di questa settimana è con Rosa Tiziana Bruno, scrittrice di fiabe. Un incontro che dà vita ad uno scambio di ricette e racconti.

Rosa Tiziana ci porta due storie: una che ha il sapore della sua terra, ovvero la ricetta della Ciambotta, e un libro scritto da lei che parla di pasticcini e dolcezza.

Noi le diamo il benvenuto con una profumatissima Paella!

Ma che c’entrano le fiabe tra noi?

Forse le fiabe sono un po’ come la Paella, mescolano gli ingredienti della vita per dargli un senso. In una cella convivono dolore e pentimento, abbandono e brutalità, odio e prostrazione, bisogno di umanità e desiderio di rinascere.

Forse le fiabe aiutano a crescere dentro, e questo è importante per chi è stato costretto a crescere troppo in fretta o addirittura a non crescere proprio.

Forse proprio qui le fiabe hanno più senso che altrove, perché accendono la speranza, che la vita sembra negarci. Perché mostrano una via d’uscita dal buio del cuore.

Senza la speranza è impossibile trovare la forza di affrontare il dolore.

Quando la sera pensi che la vita è troppo difficile e tu non puoi cambiarla in meglio, la fiaba viene a ricordarti che invece puoi farcela. Riesce a farti immaginare un lieto fine.

L’immaginazione è parente del sogno e il sogno serve per trovare soluzioni, perfino quando sembrano non esserci.

E se nella mente entrano mostri e draghi sputafuoco, la fantasia è l’arma più adatta per combatterli.

Tra noi ci sono molti genitori e non hanno nessuna voglia di dimenticare il proprio ruolo!

Una fiaba, allora, diventa un dono per sé e per i propri bambini, prezioso.

Noi siamo anche quello che leggiamo, oltre a ciò che mangiamo.

Al termine dell’appuntamento culinario abbiamo trascorso qualche momento nella redazione di “Food & Photo in the bottle” di Sapori Reclusi, sempre nell’istituto. Ed è qui che la nostra ospite ha vissuto con noi un assaggio della nostra quotidianità.

Ma è stato anche il momento in cui noi abbiamo conosciuto qualcosa della sua quotidianità, della sua vita, chiacchierando con lei e leggendo insieme il suo libro “La pasticceria Zitti”.

Grazie Rosa Tizana, per averci ricordato l’immenso potere consolatorio e incoraggiante delle fiabe.

Ricetta:

CIAMBOTTA DEL CILENTO

Ingredienti per 4

2 peperoni migliori giallo, rossi

3 melanzane

4 patate

5 pomodorini pachino

2 foglie di basilico

Olio evo q.b.

sale q.b.

Lavare le melanzane e tagliarle a cubetti di media grandezza.

Lavare per bene i peperoni e tagliarli a strisce non troppo sottili.

In una padella antiaderente aggiungere l’olio e riscaldare per pochi secondi.

Cuocere i peperoni per circa 5 minuti girandoli frequentemente a cottura quasi completata riporli in una pentola.

Lavare le melanzane in acqua corrente per pochi secondi e avvolgerle in un panno asciutto, riscaldare l’olio in cui sono stati fritti i peperoni e cuocervi le melanzane a cottura ultimata versarle nella pentola in cui avete già messo i peperoni.

Tagliare le patate a cubetti e friggerle avendo cura di girarle frequentemente a cottura ultimata versare le patate nella pentola insieme alle melanzane e ai peperoni .

Lavare il basilico e i pomodorini pachino,tagliarli a spicchi e spezzettare con le mani.

Condire le melanzane, i peperoni e le patate con i pomodorini ed il basilico.

Lasciar cuocere il tutto per otto-dieci minuti avendo cura di girare delicatamente il composto con un cucchiaio di legno.

Servire tiepido, ottimo anche freddo.

CIAO GIUSEPPE BUONA FORTUNA E A RIVEDERCI PRESTO FUORI.

Ciao Giuseppe, tutti abbiamo subito patito la tua mancanza, non solo perché ci hai aiutato in questi tempi bui a scrivere e a far valere i nostri diritti, ma soprattutto perché sei stato un amico vero e sincero. Nel corso, ma anche nei momenti quotidiani passati qui dentro ci hai tenuto compagnia e fatto capire molte cose. Siamo quindi molto contenti per te e per il tuo avvicinamento a casa. Quindi ora continuiamo il proprio percorso di reinserimento al mondo “libero” più ricchi e coscienti perché abbiamo capito meglio la necessità del cambiamento, anche grazie alla tua preziosa amicizia.
Un saluto in questo video fatto a modo nostro senza troppe parole e senza troppi “ciak”, ti vogliamo bene ciao da tutto l’equipaggio.

CHI MANGIA A COLORI VIVE 100 ANNI

Pomodori (rosso), cavoli e broccoli (verde), curry (giallo): ecco tutti i cibi che fanno invecchiare sereni.

Per il pieno benessere attuale e futuro della persona non è soltanto importante assumere d’abitudine certi alimenti, ma anche evitare quelli nocivi e fare attenzione a compiere le scelte migliori. Per esempio quella di garantirsi che nei singoli pasti ci siano i giusti equilibri fra i macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi). E’ indubbio comunque che alcuni cibi aiutino ad allungare la vita e a evitare le peggiori malattie.

Il pesce ( quello selvatico, non quello d’ allevamento) è probabilmente al primo posto di una classifica ideale, anche per via dell’apporto degli acidi grassi omega3. L’olio extravergine d’oliva segue a ruota, grazie al contenuto di sostanze vitaminiche, antinfiammatorie e antiossidanti.

Ultimissime per stare bene sono anche le verdure (tranne le patate). Le migliori di tutte, oltre ai pomodori, sono il cavolo, il cavolfiore, i cavolini di bruxelles e gli altri ortaggi della stessa famiglia, quella delle crucifere. Fra i vari tipi di frutta vanno bene tutti quelli colorati, ma non c’è nulla di altrettanto efficace come quelli di bosco, compreso il maqui (una specie di grosso mirtillo del Cile). Fra le abitudini che gli italiani hanno acquisito piuttosto di recente ci sono il thè verde (che rispetto a quello nero contiene le catechine), e il curry, grazie soprattutto alla curcumina, un pigmento giallo-arancione, entrambi rientrano in una dieta ideale.

PESCE: quello selvatico va senza dubio preferito, soprattutto il salmone, il merluzzo e il pesce azzurro.

OLIO D’OLIVA: quello extravergine apporta polifenoli con una potente attività antiossidante e antinfiammatoria.

VERDURA: tutte le verdure hanno vari pregi, specie i pomodori, i cavoli, i cavolfiori, la verza e i cavolini.

FRUTTI DI BOSCO: molto salutari lo sono tutti, fra cui  secondo recenti ricerche, il maqui del Cile.

THE’ VERDE: contiene una molecola (l’epigallo catechin gallato) che è molto efficace ed è assente nel thè nero.

CURRY: contiene la curcumina, capace di combattere i radicali liberi, le infiammazioni e i tumori.

TORTA CILIEGIE E MANDORLE PER IL COMPLEANNO DI METTHEW

per 12 tortine

ingredienti:

500gr ciliegie

150gr farina

150gr zucchero

150gr farina di mandorle

120gr burro

3 uova

3 cucchiai di rum

1 cucchiaio scarso di lievito x dolci

un pizzico di sale

Per la tortiera 1 noce di burro + zucchero di canna

Lavare e snocciolare le ciliegie. Lavorare il burro morbido con lo zucchero, aggiungere la farina di mandorle e poi le uova (a temperatura ambiente) incorporandole una ad una. Aggiungere infine la farina setacciata con il lievito, il sale e il liquore.

Versare questo composto in degli stampini per muffin (o in una tortiera di 21 cm) imburrati e cosparsi con lo zucchero di canna.

Aggiungere, premendo un po, le ciliegie sulla superficie e infornare il tutto a 180° per circa 20 minuti (45 minuti per la torta grande). Lasciare intiepidire su una griglia e servire con thè freddo.

Auguri!!!!!!

Simon

OGGI SAID CI PROPONE IL BACCALA’ ALLA MOLISANA DEDICATA A NONNA ILIA.

ingredienti per 4 persone:

800gr di baccalà ammollato

100gr di cipolline sott’aceto

origano fresco qb

aceto bianco

prezzemolo

50gr di olive nere

50gr di olive verdi snocciolate

50gr di pane grattugiato

100gr di peperoni sott’aceto

olio di oliva

sale e pepe qb

1 spicchio d’aglio

Preparazione:

Tagliate il baccalà a pezzi di circa 8-9 cm, immergeteli in acqua fredda non salata, portate a ebollizione, spegnete e lasciate raffreddare nell’acqua di cottura.

Sgocciolate il baccalà, fatelo asciugare bene e sistematelo in una pirofila unta d’olio, unite i sott’aceti e le olive snocciolate. Tritate l’aglio con un ciuffo di prezzemolo, un cucchiaino di origano, il pangrattato, poco sale e pepe. Cospargete tutto con il trito ottenuto.

Condite con un cucchiaio d’olio e 2 di aceto, mettete in forno preriscaldato a 180gr per circa 25 minuti.

RISPOSTA AL COMMENTO DELLA DOTTORESSA IVANA

Commento:

Spesso mi capita, in virtù o in peccato del lavoro che faccio di sentire commenti sdegnosi di persone che vedono la carcerazione come una sorta di vacanza a spese dello stato. La mia esperienza di quasi 14 anni di “pre-sofferto” (vorrà forse dire soffrire prima?), mi hanno messo di fronte ad una realtà che è, allo stesso tempo, di grande sofferenza ma anche di profonda umanità.Quando penso alla privazione della libertà, anche quando giustificata da una pena commisurata ad un reatocommesso inevitabilemnete mi tornano in mente le parole di Primo Levi … SI IMMAGINI ORA UN UOMO, A CUI, INSIEME CON LE PERSONE AMATE, VENGANO TOLTI LA SUA CASA, LE SUE ABITUDINI, I SUOI ABITI, TUTTO INFINE, LETTERALMENTE TUTTO QUANTO POSSIEDE: SARA’ UN UOMO VUOTO, RIDOTTO A SOFFERENZA E BISOGNO, DIMENTICO DI DIGNITA’ E DISCERNIMENTO, POICHE’ ACCADE FACILMENTE A CHI HA PERSO TUTTO, DI PERDERE SE STESSO.

Dott.ssa Ivana Scotti Tutela Salute in Carcere

 Risposta:

Innanzitutto un grazie da tutto l’equipaggio di saporireclusi. La sua e-mail piena di importanti parole e umanità, ci ha riempito il cuore di sincera emozione . Affermare che tutti gli uomini hanno pari dignità, nonostante le singole differenza a prima vista sembra ovvietà, ma chi vive una condizione di minoranza come noi detenuti è costretto a sperimentare sulla propria pelle quanto questo principio sacrosanto non sempre venga rispettato nella realtà. Tuttavia osservare le leggi di uno Stato è una condizione necessaria ma non sufficiente per rispettare fino in fondo la dignità di tutti gli uomini al di la delle differenze. Infatti per giungere a ciò ci vuole una particolare disposizione d’animo: bisogna imparare a fare in modo che la paura del diverso non si traduca in un atteggiamento di chiusura e ostilità nei confronti degli altri, ma che venga riconosciuta come un limite che si deve cercare di superare attraverso il dialogo e la conoscenza Si tratta di un’esperienza che tutti dovremmo fare nella vita quotidiana, perché titti siamo potenzialmente colpevoli e vittime di intolleranza. Grazie a persone come Lei, ricche di professionalità e umanità che  questo  mondo potrà essere migliore per chi vive il dramma del carcere e non solo…..

G.Gremo   C. La Rosa